Steven G Torrisi

Professionisti da oltre 25 anni nell'Alta Moda

Steven G Torrisi

Intervista Esclusiva di Marzo 2020 al direttore artistico STEVEN G TORRISI: “Non mi definisco un direttore artistico affermato bensì un professionista innamorato del suo lavoro”.

Di Patrizia Faiello

Oggi DiTutto vi propone l’intervista esclusiva a Steven Torrisi, ex ballerino d’eccellenza che vanta una carriera trentennale nel mondo della moda, dello spettacolo  e della danza, nonché direttore artistico di numerosi eventi di Alta Moda legati anche alla solidarietà.

Steven quando nasce la tua passione e ammirazione verso il mondo della moda?

Praticamente nasce il giorno che sono nato, nel lontano 1973. La moda è la mia vita. Fa parte di me, del mio passato, presente e del mio futuro.  Ricordo la passione che mia madre MiMI aveva per la moda. Anche se esercitava la sua prima  professione come professoressa di  matematica e fisica ma la moda era il suo sogno nel cassetto. La mia infanzia era divisa tra lo studio e la sartoria. Questo ha fatto crescere sempre più in me la voglia di diventare un giorno uno stilista.

Quindi la tua ambizione l’hai ereditata dalla tua mamma?

Si Patrizia devo ringraziare solo lei se ancora oggi , dopo 24 anni di attività, sono nel campo della moda. E’ riuscita con caparbietà e ambizione a mettere su delle cooperative di moda, assumendo tante sarte disoccupate per dare posti di lavoro. Grazie alla  Maison Roberta de Camerino e Luisa Spagnoli è riuscita a portare alto il nome della manifattura siciliana realizzando le collezioni per le due Maison. Come lei grazie al coraggio, al rispetto per il prossimo è riuscita a realizzare il suo sogno, anche io sono riuscito a realizzare il mio attraverso i suoi insegnamenti di vita che rimarranno indelebili nelle mia mente e nel mio cuore.

 

Oltre ad essere un fashion designer, nel tuo percorso artistico hai vissuto esperienze anche come modello e ballerino. Cosa ancora oggi ricordi con affetto?

Si  ho avuto la possibilità di fare anche queste esperienze con il concorso  “Il più bello D’Italia” di Claudio Marastoni vincendo le tappe provinciali e regionali arrivando tra i finalisti nazionali. Successivamente mi sono trasferito a Milano e dopo aver superato diversi casting, ho intrapreso una collaborazione con la produzione di Raffaella Carrà, affiancato da lapino, Magazu’ e Stefano Forti, vivendo per la prima volta l’esperienza da ballerino. Finita questa fortunata esperienza iniziai come coreografo per Miss Italia per la regione Sicilia affiancando gli organizzatori Salvatore Gentile e Peppino Bonanno. Grazie alla loro fiducia gestivo tutte le selezioni regionali per poi accompagnare le finaliste alle pre-finali nazionali di Miss Italia “San Benedetto del Tronto “ e successivamente alla finale nazionale “ Salso Maggiore” in diretta su Rai 1. In quel periodo decisi di realizzare il sogno di diventare stilista. Ho dato il via ad una mia Maison “Girarsi Alta Moda”, dedicandola alla mia amata mamma MiMi, l’unica persona che ha creduto in me. Con affetto e stima ricordo tutti i nomi che usciranno con questa mia intervista. Persone che ancora oggi frequento per amicizia e per lavoro.

 

Sei un fashion affermato e i clienti, gli stilisti si affidano completamente a te e alle tue competenze. Quanto è importante instaurare un rapporto con il cliente?

Grazie per questa tua affermazione Patrizia ma non mi definisco un Fashion affermato bensì un professionista innamorato del suo lavoro. Con tutte le Maison, Brand, Staff il mio obiettivo è quello di instaurare un rapporto di fiducia. Per esempio per il prossimo evento il Fashion week di Milano i punti salienti saranno la presentazione delle Aziende e dei Buyer validi, la visibilità, la tipologia di pubblico, la qualità dei capi da presentare in passerella, la location, creare le sinergie tra pubblico Buyer e le aziende che sfileranno. Importantissimo è anche tutto il lavoro del mio Staff che rimane sempre a disposizione delle aziende per la riuscita ottimale degli eventi. La mia priorità è dare un buon servizio a tutte le aziende creando un rapporto di sinergia con il comune obiettivo del “Made in Italy”.

 

Da diversi anni segui, come direttore artistico, diversi eventi per premiare le Eccellenze della moda, della bellezza e del giornalismo. Quali sono le maggiori difficoltà nell’organizzazione di eventi di questo calibro?

Dopo 24 anni, di intensa attività non trovo difficoltà nel creare ed organizzare nuove sfide per nuovi eventi. Con questa mia affermazione non voglio sembrare agli occhi del pubblico una persona superba. Rispetto al passato, di fatto ci troviamo di fronte ad un crollo economico, è quindi fondamentale ed importante saper organizzare e gestire il mercato. Grazie all’esperienza e alla propria creatività si può far diventare un evento di eccellenza. Non nascondo la mia nostalgia per i tempi d’oro della moda, dove la moda ha espresso il più alto designer di creatività.

 

Quali kermesse legate al passato ti ritornano in mente?

Ricordo “Donna sotto le stelle’, una trasmissione televisiva della sfilata di moda, che chiudeva la settimana della moda di Roma. L’evento, organizzato dalla Camera nazionale della moda italiana, andava in onda dalla scalinata di Trinità dei Monti, in Piazza di Spagna a Roma. Per me rappresenta un bellissimo ricordo,  aver lavorato dietro le quinte per tre edizioni, con la conduzione del Maestro Pippo Baudo e la bellissima Milly Carlucci,  e da quel progetto conservare l’amicizia con tanti stilisti che ancora oggi frequento. Per citarne qualcuno la Maison Lella Curiel, la Maison Teodolinda Quintieri, stilista dell’abito gioiello, la Maison Anton Giulio Grande, la Maison Gai Mattiolo, la Maison Rocco Bracco, la Maison Gattinoni, la Maison Agon Fustenberg.

 

Molti artisti di fama internazionale sono stati alla conduzione dei tuoi eventi e molti i fashion designer premiati….

Si Patrizia molti sono stati i conduttori del Premio ST Oscar solo per citarne qualcuno Fabrizio Gatta, Valeria Marini, Alessandro Cecchi Paone, Nina Moric, Emanuela Tittocchia, Savino Zaba. Tanti gli stilisti premiati ricordo Lella Curiel, Teodolinda Quintieri, Roberta di Camerini, Alviero Martini, Nino Lettieri, Anton Giulio Grade, Marella Ferrerà, Carlo Alberto Terranova, Sarli , Giovanni Cannistrà, Michele Miglionico, Gianni Calignano, Genny e Byblos By Girombelli.

 

La tua peculiarità è quella di inserire sempre una special guest…

Si è così. Per non andare troppo lontano con le passate edizioni l’anno scorso, per esempio, all’evento che si è svolto presso la biblioteca Filologia Sala Liberty di Milano, ho avuto l’onore di avere Carlo Alberto Terranova By Sarli e come ospite d’onore Giuseppe Fata riconosciuto come Head Sculpture.

 

Il prossimo 21 settembre sarai di nuovo protagonista a Milano Fashion Week. Puoi darci qualche anticipazione?

Visto il grande successo riscosso nelle passate edizioni, anche quest’anno, per il quarto anno, organizzerò il mio evento di Alta Moda, durante la Milano Fashion Week presso il Salone Ottocentesco del Palazzo Barozzi Istituto dei ciechi Milano. Quest’anno la conduzione sarà affidata a due donne bellissime, l’attrice Emanuela Tittocchia  e la Top Model Ambra Lombardo, ospite in varie trasmissioni Mediaset e GF 2019 e Madre Natura in  Ciao Darwin. Aprirà la sfilata come special guest A.L.V. Andare Lontano Viaggiando By Alviero Martini e come ospite d’onore, per il secondo anno consecutivo, ci sarà Giuseppe Fata l’eccellenza del made in Italy nel mondo che presenterà la sua nuova collezione di Head sculpture. Le aziende che hanno confermato la loro partecipazione sono: Rezarta Skifteri per l’Albania – Nuccia Burgaretta per la Sicilia – Yuri Bombello per la Svizzera – Herman Vassallo per Malta – Daniel Di Lusso per Roma – Patrizia Concari per Brescia e Cristo’ Couture per la Puglia . Le prime due edizioni , in quanto Direttore Artistico, era dedicato alla Signora Valeria Marini per la sua Brand ‘‘ baci stellari’’

 

Nei tuoi eventi oltre la Moda si tratta anche il delicato tema della solidarietà. In questa edizione?

Durante la Milano Fashion Week, si darà spazio alle vittime di violenza. Presenteremo in esclusiva le creazioni Wearableitalia, bracciali di nuova generazione per la sicurezza delle donne. Questi accessori al loro interno contengono una tecnologia brevettata, capace di entrare in comunicazione via bluetooth, con un’apposita applicazione dedicata e valida su sistemi iOS, Android e Windows.

 

Alla conduzione dei tuoi eventi ritroviamo spesso l’attrice Emanuela Tittocchia. Come nasce la vostra collaborazione?

Ho conosciuto Emanuela molti anni fa. Io ero il direttore artistico di un evento svoltosi alla Reggia di Caserta, e lei ha condotto la serata. Ci siamo piaciuti subito. È nata un’amicizia ed una stima reciproca. Ai miei quattro eventi nazionali dal Premio  ST. Oscar della Moda – Alta Moda Piazzale Michelangelo Premio La Loggia  –  Milano Fashion ShowFashion week – Premio Alta Moda Castello di Paternò , lei era presente. Ci capiamo bene ed insieme realizziamo sempre dei lavori importanti come una grande famiglia. Vorrei sottolineare che Emanuela Tittocchia, oltre ad essere una grande professionista,  è una vera amica, la stimo molto. Con lei mi trovo molto bene sia nella vita privata che in quella lavorativa e per questo lei condurrà sempre le mie serate.

 

Progetti futuri?

Sono tanti.  La mia priorità è di riconfermare annualmente i miei quattro eventi, di rimettermi a fare lo stilista riaprendo la mia Maison per riconfermarmi  come stilista a livello nazionale.  Bruscamente questo progetto si è interrotto nel 2002 a causa della perdita di mia mamma MiMi morta a l’età di 51.

Amo il mio lavoro

“Non mi definisco un direttore artistico affermato bensì un professionista innamorato del suo lavoro”.

L’Alta Moda

La mia priorità è di riconfermare annualmente i miei quattro eventi, di rimettermi a fare lo stilista riaprendo la mia Maison per riconfermarmi come stilista a livello nazionale. 

Eventi di eccellenza

Grazie all’esperienza e alla propria creatività si può far diventare un evento di eccellenza.

La moda fa parte di me

La moda è la mia vita. Fa parte di me, del mio passato, presente e del mio futuro.

Il made in Italy

La mia priorità è dare un buon servizio a tutte le aziende creando un rapporto di sinergia con il comune obiettivo del “Made in Italy”.

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